MASCHERINE FFP2 O CHIRURGICHE, I GRADI DI PROTEZIONE DELLE MASCHERINE E LA SCELTA DEL DPI PIÙ ADATTO: LA SITUAZIONE

Le mascherine, che si tratti di chirurgiche, ffp2 o ffp3, sono diventate un accessorio che ci accompagna quotidianamente da quando ha avuto inizio la pandemia di Covid-19.

La necessità di proteggerci dalla diffusione del virus Sars-Cov-2 ha reso di uso comune un oggetto che, specie nel mondo occidentale, in precedenza compariva solo in ambito sanitario.

In breve tempo, con le disposizioni che imponevano l’obbligo di uso delle mascherine, tutti noi abbiamo imparato a conoscere questi preziosi strumenti per la protezione della salute.

Nella fase iniziale della pandemia i consueti approvvigionamenti di DPI sono risultati insufficienti, con le note e drammatiche conseguenze in termini di mancato controllo del contagio e perdita di vite umane.

Mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3 certificate sono diventate introvabili e oggetto di forti speculazioni, com’è noto.

La situazione dopo due anni è cambiata in vari aspetti, grazie da un lato alla sempre maggiore diffusione dei vaccini, d’altro canto all’abitudine a buone pratiche di igiene e di protezione come le mascherine FFP2 certificate.

QUANDO SI USA LA FFP2?

Mascherine certificate FFP2 o FFP3, differenze e scelta migliore

C’è da fare una premessa molto importante per quel che riguarda l’opportunità di indossare mascherine FFP2: se dal 15 di Febbraio è stato possibile evitare l’uso di mascherine all’aperto, l’obbligo permane in caso di assembramenti.

Questa considerazione sull’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto suggerisce che esse vanno utilizzate in ogni situazione che comporta fattori di rischio.

Come recita la Gazzetta Ufficiale del 24/12/2021:

“per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all'aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, saleinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all'aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2”

Il criterio secondo il quale va usata la mascherina FFP2 è quello della valutazione del rischio. Se quindi da un lato è utile che ci siano delle linee guide di massima da parte del governo, è altrettanto importante che ognuno tenga presente quanto e quando bisogna usare le mascherine, valutando di volta in volta se ci si trova in una situazione a rischio di contagio e provvedendo in tal caso immediatamente.

COSA VUOL DIRE FFP2?

FFP è l'acronimo di FILTERING FACE-PIECE, che sta per Filtering Facepiece ovvero "filtrante facciale".

FFP2, FFP3: facciamo chiarezza sul significato di questa sigla che è ormai diventata di uso comune.

Questi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) in Europa fanno riferimento alla norma tecnica UNI EN 149:2009 per quel che riguarda le caratteristiche e i requisiti necessari all'omologazione.

Ma scopriamo qual è il significato della classificazione 1, 2, 3 delle mascherine FFP

- FFP1: il requisito è un potere filtrante uguale o maggiore dell’80% delle particelle sospese, consentendo un passaggio di aria dall'esterno al massimo del 22%

Le FFP1 sono indicate sui cantieri o durante i lavori di bricolage casalingo, nei casi in cui non vengano prodotte polveri particolarmente sottili

- FFP2: minima filtrazione del 94% delle particelle sospese, mentre il passaggio di aria dall'esterno massimo è dell'8%

Le FFP2 al giorno d'oggi sono i dispositivi più famosi insieme alle mascherine chirurgiche, perché rappresentano il compromesso ideale tra vestibilità, potere filtrante e costo unitario. Vengono utilizzate anche negli ospedali per la notevole capacità di arginare le trasmissioni virali.

- FFP3: potere filtrante uguale o maggiore del 99% delle particelle sospese, consentendo un passaggio di aria dall'esterno al massimo del 2%

Le mascherine FFP3 offrono il potenziale protettivo maggiore e sono necessarie nei casi in cui si deve evitare di inalare polveri o particelle estremamente sottili, sia in ambito sanitario che altro

COME SI INDOSSA UNA MASCHERINA FFP2

Uno degli errori più comuni e rischiosi quando si parla di protezione dai virus è quello di un non corretto uso delle mascherine. Quando si parla di utilizzo si parla del modo in cui esse vengono indossate.

Spesso non è sufficiente che gli elastici di una mascherina passino dietro ai padiglioni auricolari.

Per un uso corretto delle mascherine FFP2 bisogna:

• Accertarsi che l’oggetto sia integro appena aperta la confezione

• Verificare che, una volta indossato, non si creino spiragli all’altezza delle guance, sotto al mento o ai lati del naso. In tal caso va regolata la tensione degli elastici e sagomato il ferretto deformabile sopra al naso, in modo che la mascherina aderisca perfettamente

QUANTO DURA L'EFFICACIA DELLA MASCHERINA FFP2

Una mascherina va utilizzata al massimo per 8 ore, dopodiché l’efficacia filtrante decade drasticamente, quindi va buttata smaltendola correttamente

DOVE SI BUTTANO LE MASCHERINE FFP2

Le mascherine monouso sono realizzate in TNT (tessuto non tessuto) con più o meno strati o densità, per cui vanno smaltite nella raccolta indifferenziata.

Per quel che riguarda la gestione delle mascherine nel caso di un positivo al Covid-19, le indicazioni dell’ISS (istituto Superiore della Sanità) sono disponibili in questo articolo sul sito del Ministero della Salute che, per esempio, indica come “mascherine e guanti vanno smaltiti con i rifiuti indifferenziati ma sempre posti prima dentro un sacchetto chiuso, per evitare contatti da parte degli operatori ecologici”.

SI POSSONO LAVARE LE MASCHERINE FFP2

Le mascherine sono MONOUSO, come attestato anche dalla dicitura NR (Non Reusable) presente accanto al codice di certificazione, per cui qualsiasi azione volta nelle intenzioni ad allungarne la vita, per esempio disinfezione, lavaggio con acqua o vapore, è destinato a comprometterne definitivamente la funzionalità.

QUALI FFP2 SONO A NORMA?

In Europa è obbligatoria la marcatura CE che prevede una certificazione emessa da ente accreditato, che attesti che il dispositivo (in questo caso la mascherina) certificato abbia superato in maniera soddisfacente una serie di test.

I test riguardano l’affidabilità costruttiva, la rispondenza in termini di atossicità dei materiali e la capacità filtrante delle mascherine, che nel caso delle FFP2 è indicata col parametro PFE (Particle Filtration Efficiency).

Ogni organismo accreditato per la certificazione dispone di un codice che consente agli utenti di risalire appunto all’ente certificatore.

QUALI SONO I CODICI DI CERTIFICAZIONE VALIDI?

Sul sito della Commissione Europea esiste un database, ovvero un elenco con tutti i codici dei laboratori di certificazione accreditati, se un codice presente sulle mascherine non è indicato in questo database può trattarsi di una contraffazione.

LE MASCHERINE FFP2 HANNO UNA TAGLIA

Sì: come specificato sopra, è fondamentale che ogni mascherina aderisca perfettamente al viso di chi la indossa. È possibile scegliere delle mascherine in base alle dimensioni del viso, per esempio sullo shop di MEDICINADELLAVORO.COM è presente una selezione di mascherine FFP2 taglia piccola “small size”.

MIGLIORI MASCHERINE FFP2

Una mascherina FFp2 di qualità ovviamente riporta tutti gli elementi e le sigle previsti dalle norme Europee e Nazionali, con enti certificatori accreditati. Rivolgersi a un’azienda affidabile come MEDICINADELLAVORO.COM è necessario perché offre la garanzia di una selezione rigorosa dei fornitori.

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Le mascherine FFP2 marchiate Medicina Del Lavoro (MDL) hanno affrontato e superato con successo tutti i più rigorosi test di laboratorio e offrono una protezione e una vestibilità ottimali.

La vita quotidiani in tempi di pandemia richiede piccole attenzioni che offrono grandi risultati, per questo la nostra azienda ha deciso di offrire esclusivamente una produzione di eccellenza che offra un eccellente comfort in totale sicurezza.

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